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Dietro le quinte di AURORA: Avvale leader di un progetto Horizon per la protezione del patrimonio artistico
aprile 18, 2024 •Avvale
Nel panorama sempre più dinamico dell'innovazione tecnologica, le organizzazioni si trovano di fronte alla sfida di rimanere all'avanguardia, abbracciando le più recenti evoluzioni nel mondo della ricerca e dello sviluppo.
Avvale, con la sua lunga storia di impegno nel fornire soluzioni di ultima generazione, rafforza il suo ruolo come pioniere nell'innovazione digitale. Horizon Europe, il più grande programma di ricerca e innovazione dell'Unione Europea, si presenta come il luogo ideale per collaborare con i migliori talenti e le istituzioni più avanzate d’Europa. Attraverso la partecipazione a progetti all'interno di Horizon Europe, Avvale si impegna non solo a rimanere al passo con le ultime tendenze, ma anche a guidare il cambiamento e contribuire attivamente alla definizione del futuro tecnologico.
Scopriamo insieme a Domenico Romano, i dettagli salienti di uno di questi ambiziosi progetti, i successi ottenuti e come Avvale sta plasmando il futuro attraverso la sua partecipazione dinamica a progetti di ricerca all'avanguardia.
💬 "Domenico, presentati brevemente."
"Un astrofisico che ha incontrato Avvale qualche anno fa. Qui seguo e coordino i progetti riguardanti l’applicazione di artificial intelligence e machine learning in molteplici ambiti. All’interno delle attività di ricerca mi dedico al coordinamento e design di progetti R&D Horizon europei."
💬 "Sappiamo che Avvale ha esplorato i territori dei progetti Horizon per un po', ma recentemente c'è qualcosa di veramente straordinario all’orizzonte."
"Sì, parliamo del progetto AURORA. Ma facciamo un passo indietro, Avvale non è nuova alle partecipazioni in progetti di ricerca europei. Differentemente dal passato però, in AURORA per la prima volta Avvale ha radunato una rete internazionale di competenze, che include enti universitari, musei e esperti nella conservazione dei beni culturali, intorno alla propria visione tecnologica. In questo contesto, Avvale ha il ruolo di coordinatore del consorzio AURORA, partecipando attivamente nel lavoro di ricerca e sviluppo all'interno del progetto. Un ruolo che quindi va oltre il mero coordinamento, evidenziando l'approccio proattivo di Avvale nell'ambito delle collaborazioni internazionali.
AURORA, è una Research Innovation Action del programma Horizon Europe che avrà una durata di 36 mesi, il cui budget ammonta complessivamente a 3,4 milioni di euro, e che coinvolge 9 partner internazionali. Questo consorzio eclettico comprende diverse nazioni: Belgio, Irlanda, Francia, Ungheria, Ucraina e Bosnia-Erzegovina. Un affascinante melting pot di competenze e prospettive che promette di catalizzare un impatto significativo nel panorama dell'innovazione."
💬 "L’utilizzo della blockchain nel settore dell’arte non è una novità: cosa c’è di nuovo in Aurora?"
"Una parte della tecnologia che sarà impiegata in AURORA è indubbiamente già nota, ma la sua combinazione nel contesto del patrimonio culturale si presenta come un'autentica innovazione.
Il quadro tecnologico di AURORA si basa su quattro pilastri fondamentali:
- Materiali di nuova concezione
- Tecnologia per l'analisi avanzata degli oggetti d'arte
- Blockchain ed Intelligenza Artificiale
- Hardware e software per il tracking dell'oggetto d'arte a bassissimo consumo energetico
Ciò che rende AURORA un progetto unico non è solo la combinazione di queste tecnologie, ma l'approccio innovativo alla loro implementazione. Mentre la blockchain viene già utilizzata nell'ambito artistico contemporaneo, AURORA affronta la sfida di applicare queste tecnologie a opere museali, alcune delle quali risalgono a centinaia di anni fa. In questo contesto, la scomparsa degli autori e la necessità di minimizzare l'impatto tecnologico sull'oggetto storico impongono vincoli rigorosi. Con il suo approccio multidisciplinare alla ricerca, AURORA mira a democratizzare molteplici tecnologie avanzate, rendendole accessibili sia alle grandi istituzioni culturali che alle entità più piccole. Il fine è sviluppare un processo di verifica dell'autenticità dell'oggetto che sia intuitivo per le istituzioni culturali, ma allo stesso tempo robusto e affidabile.
In un contesto contemporaneo nel quale nuovi artisti censiscono le loro opere in un registro condiviso, il patrimonio culturale storico deve seguire necessariamente altri metodi. AURORA si propone di affrontare questa sfida sviluppando una soluzione di autenticazione non invasiva per le opere, supportata da un registro certificato, distribuito ed immutabile. L'obiettivo principale è proteggere il patrimonio culturale."
💬 "Come lo fate concretamente? Quali sono le fasi da affrontare?"
"AURORA consta di tre fasi. Inizialmente, viene condotta un'analisi approfondita della situazione corrente circa gli oggetti d’arte più vulnerabili, raccogliendo informazioni sui vincoli tecnologici e di conservazione associati. Questa fase fornisce una base chiara per lo sviluppo delle tecnologie, in base ai materiali oggetto di studio.
La fase successiva vede lo sviluppo delle tecnologie, un passaggio delicato in cui si costruisce il processo di verifica dell'opera d'arte, armonizzando i risultati ottenuti nei diversi pilastri tecnologici sui quali poggia AURORA.
Infine, la terza fase comprende la composizione e il testing del processo di verifica su oggetti reali, supervisionati dai conservatori d'arte ed esperti di sicurezza. Nella fase iniziale di requisiti, si identificano gli oggetti "a rischio", mentre nello sviluppo si impiegano tecnologie quali microelettronica, blockchain, ricerca chimica, e l’analisi degli oggetti d’arte tramite tecniche avanzate. Il machine learning è impiegato per identificare i parametri chiave nel processo di verifica dell’autenticità dell’opera. Infine, la combinazione delle tecnologie culminerà nel testing della soluzione su opere d'arte appartenenti ai musei membri di AURORA.
Le informazioni estratte dall’oggetto saranno associate all’oggetto stesso ed alla sua controparte digitale nella blockchain in maniera unica e irriproducibile. La blockchain memorizzerà le informazioni relative all’oggetto d’arte in modo inalterabile e distribuito, abilitando il processo di verifica. Parallelamente il tracker sarà in grado di fornire informazioni circa la posizione dell’oggetto. In quest’ultimo si presentano ulteriori sfide tecnologiche essendo necessario ridurre al minimo le dimensioni del tracker senza comprometterne l’autonomia operativa. "
💬 "Quali sono gli Avvalers coinvolti in questo progetto?"
"Attualmente, il team è composto da professionisti che abbracciano le figure di Solution Architect, Data Scientist e esperti nel campo dell'IoT e blockchain, essenziale è un approccio multi prospettico che vada al di là della pura tecnologia Nel corso del progetto saranno coinvolte anche altre figure, coerentemente alle loro conoscenze ed abilità, per le attività di sviluppo."
💬 "Quando potremo, quindi, ipoteticamente vederlo applicato alle opere d’arte?"
"AURORA si estende per tre anni. Il Kick-off meeting ha inaugurato ufficialmente la fase operativa lo scorso gennaio (2023) a Budapest, con il privilegio di essere ospitati dal Museo Nazionale Ungherese. Quest'ultimo, con la sua straordinaria collezione che abbraccia un vasto arco temporale e offre una ricchezza di testimonianze culturali, ha fornito un contesto ideale per dare il via a AURORA.
Guardando al futuro, entro la fine del 2025, presenteremo e testeremo la soluzione su opere museali, completando così il ciclo del nostro ambizioso progetto. In prospettiva, la conclusione del progetto segna il primo step verso la realizzazione della vision tecnologica incarnata nel progetto AURORA."