
- Servizi
- Industry
- Chi siamo
- News & Views
- Unisciti a noi
Search
ottobre 17, 2024 •Avvale
Il rapporto tra blockchain e sostenibilità è evoluto molto negli ultimi anni. È un tema affascinante, poiché dimostra come una tecnologia, che ha sollevato non poche perplessità sul fronte dell’impatto ambientale, stia diventando uno dei più grandi alleati della sostenibilità, sia dal punto di vista ambientale che sociale. E questo non solo a livello di singola organizzazione, ma anche di filiera e di intero sistema economico. Vediamo perché.
La tecnologia blockchain è diventata di attualità in relazione alle criptovalute, e in particolare per i Bitcoin, salvo poi coinvolgere svariati altri ambiti e use case. Il tema del mining di Bitcoin, legato a un meccanismo di validazione delle transazioni (consenso) molto energivoro come la proof-of-work (PoW), sollevò non poche preoccupazioni circa gli enormi consumi energetici posti in essere da tutti i soggetti che prendevano (e prendono) parte al sistema. Alcuni articoli del 2019 paragonarono i consumi riconducibili ai Bitcoin a quelli di un Paese come la Svizzera.
Per rispondere a queste preoccupazioni, l’evoluzione tecnica sottostante si è orientata verso obiettivi di maggiore sostenibilità. Molte blockchain hanno adottato nuovi meccanismi di consenso, come la Proof-of-Stake (PoS), che valida le transazioni non più in base al lavoro computazionale, ma alla quantità di criptovaluta posseduta, riducendo così l'impatto energetico.
Sono stati poi introdotti meccanismi ancor più orientati alla sostenibilità, quali la Proof of Authority (PoA), sistemi di consenso ibridi e sono nate iniziative concrete, come il Crypto Climate Accord, finalizzate a rendere sostenibile l’impatto della tecnologia e a sviluppare soluzioni sempre più green (si parla di #ProofOfGreen).
Si registra inoltre l’implementazione sempre più massiccia di energie rinnovabili, fattore che avvicina blockchain e sostenibilità perché riduce drasticamente l'impatto ambientale della tecnologia. La migrazione dei data center verso aree con abbondanza di energie rinnovabili contribuisce ulteriormente a decarbonizzare la tecnologia blockchain.
Il risultato finale è interessante in chiave green. Oggi, infatti, blockchain si pone come forza positiva per l'innovazione sostenibile, poiché non solo ha esteso enormemente i propri ambiti di impiego spingendosi molto oltre le criptovalute e del mondo finanziario, ma è diventata essa stessa un driver di sostenibilità.
Com’è noto, l'economia circolare si sostanzia in un modello economico sostenibile che mira a minimizzare lo spreco e a favorire la gestione efficiente delle risorse mediante la riduzione, il riutilizzo e il riciclo dei materiali, in contrasto con il tradizionale approccio lineare.
Ma qual è il ruolo di blockchain in tutto ciò, ovvero come può favorire la transizione verso un modello economico circolare?
Le caratteristiche per cui blockchain è nota ai più sono la trasparenza, l’affidabilità delle informazioni (che sono per loro stessa natura immutabili) e la rapidità di circolazione delle stesse all’interno di network complessi, come le tipiche supply chain industriali. In un’ottica circolare, laddove i flussi di materiali e di informazioni sono più complessi di quelli lineari, identificare e monitorare puntualmente i materiali e i componenti lungo tutta la catena di fornitura rende molto più gestibile il loro riutilizzo, nonché porre in essere complesse procedure di rigenerazione.
Discorso analogo per quanto concerne la gestione dei rifiuti. Blockchain facilita la tracciabilità dei flussi e la loro classificazione, migliorando l'efficienza dei sistemi di raccolta, riciclo e smaltimento, con contestuale riduzione dei costi e dell’impatto ambientale.
Blockchain e sostenibilità sono dunque concetti sinergici. La loro relazione può essere ancora più stretta nel caso in cui vengano utilizzati gli Smart Contract, ovvero i contratti digitali (notarizzati su blockchain) che automatizzano l'adempimento di accordi specifici tra le parti, come il rilascio di incentivi nel caso di corretto smaltimento dei prodotti o di riutilizzo degli stessi. Lo stesso meccanismo può essere impiegato per automatizzare la verifica dei requisiti per l’acquisizione o il mantenimento di certificazioni di sostenibilità. Questo non solo semplifica i processi di conformità, ma contribuisce a prevenire il dilagante fenomeno del greenwashing.
Come detto, il beneficio fondamentale di blockchain è la trasparenza, che può essere impiegata in molti modi diversi al fine di plasmare un sistema economico più equo e sostenibile non solo sotto il profilo ambientale, ma anche sociale.
A tal fine, si pensi alla tracciabilità degli alimenti o di prodotti come gli indumenti: l’adozione di blockchain permette non solo alle aziende di valutare in modo preciso le politiche adottate dai propri fornitori (es. verificare la conformità alle normative sul lavoro), ma offre la stessa opportunità anche ai consumatori finali, che possono verificare in ogni momento che i prodotti siano realizzati in modo sostenibile e in conformità con pratiche etiche.
A completare il quadro si aggiungono un maggior livello di sicurezza (ci riferiamo, in questo caso, alla provenienza e alla scadenza degli alimenti), l’impatto positivo di blockchain sul fenomeno della contraffazione, tristemente noto soprattutto in ambito fashion, e anche la sua capacità di supportare la creazione di sistemi di identità digitale estremamente sicuri e affidabili.