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Sostenibilità digitale: così la tecnologia porta profitto sostenibile

ottobre 3, 2024 Avvale

La sostenibilità è diventata una priorità globale, che non può più essere ignorata. I cambiamenti climatici, la perdita di biodiversità e l'esaurimento delle risorse naturali sono problemi che richiedono azioni immediate e concrete. Secondo il recente “Peoples’ Climate Vote” delle Nazioni Unite, l'80% delle persone a livello globale desidera un'azione climatica più incisiva da parte dei governi. E il 64% di esse ritiene che le aziende debbano fare di più per affrontare la crisi climatica.
Questo crescente desiderio di cambiamento sta influenzando politiche istituzionali e strategie aziendali in tutto il mondo. La sostenibilità non è più solo un tema di discussione accademica o un argomento affrontato esclusivamente in conferenze internazionali: è a tutti gli effetti una componente essenziale delle decisioni quotidiane di aziende, governi e cittadini.

In questo contesto, la tecnologia gioca un ruolo cruciale. La digitalizzazione e l'innovazione tecnologica offrono strumenti e soluzioni che possono aiutare a ridurre l'impatto ambientale e promuovere pratiche più sostenibili. Tuttavia, è fondamentale che queste tecnologie siano utilizzate in modo responsabile e sostenibile. Non basta adottare soluzioni innovative: è necessario integrarle in un quadro più ampio di sostenibilità che tenga conto dell'intero ciclo di vita dei prodotti e dei servizi. Qui entra in gioco il Life Cycle Assessment (LCA), uno strumento essenziale per valutare e migliorare la sostenibilità delle tecnologie digitali.

 

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L'impatto dell'industria IT: il “peso” della sostenibilità digitale

Il settore IT è una delle industrie più innovative, ma ha anche un notevole impatto ambientale. Secondo l'Unione Europea, il comparto utilizza tra il 5% e il 9% del consumo totale di elettricità a livello globale. Se non correttamente contestualizzato il dato potrebbe sembrare preoccupante, ma il punto chiave è un altro: l’industria IT è ormai essenziale per lo sviluppo sostenibile e rappresenta una leva irrinunciabile. In un mondo sempre più digitalizzato, rinunciarvi non è un'opzione, ed è quindi essenziale un impegno concreto affinché il livello di sostenibilità del settore IT sia sempre massimo.

Strumenti come il Life Cycle Assessment (LCA) diventano cruciali per valutare e ridurre l'impatto ambientale lungo tutto il ciclo di vita dei prodotti tecnologici, contribuendo così agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU. Inoltre, avendo anche doveri di profittabilità, le aziende devono imparare ad allineare queste esigenze, trovando un equilibrio tra sostenibilità e redditività.

 

Consumatori: cresce la consapevolezza

I consumatori sono sempre più attenti alla sostenibilità. Un report dell'IBM Institute for Business Value (IBV)  rivela che il 77% dei consumatori sta facendo scelte più sostenibili, anche per la propria casa. Inoltre, il 49% degli intervistati ha dichiarato di essere disposto a pagare in media il 59% in più per articoli a marchio sostenibile o socialmente responsabile. Questo dimostra che i consumatori sono pronti a investire di più per prodotti che rispettano l'ambiente e le comunità.

 

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4 spunti per raggiungere la sostenibilità digitale tutelando il profitto

Ma come possono le aziende bilanciare sostenibilità e profitto? L'approccio Net Positive, sostenuto da leader come Paul Polman e Feike Sijbesma, afferma che la sostenibilità non solo guida la redditività, ma può anche portare a risparmi significativi. Le aziende che adottano un approccio circolare e sostenibile possono  beneficiare di una maggiore efficienza operativa, riduzione dei costi e miglioramento della brand reputation. La tecnologia gioca un ruolo chiave in questo contesto, facilitando e accelerando gli sforzi di sostenibilità.

  1. Life Cycle Assessment (LCA)
    L’utilizzo di software avanzati per il Life Cycle Assessment (LCA) può aiutare le aziende a identificare aree di miglioramento e implementare soluzioni più sostenibili. Analizzando l'intero ciclo di vita di un prodotto, dall'estrazione delle materie prime fino alla dismissione, le aziende possono individuare le aree critiche con il maggiore impatto ambientale  e adottare misure per ridurlo. Questo non solo contribuisce a diminuire l’impronta ecologica, ma può anche portare a innovazioni di processo che migliorano l'efficienza e riducono i costi operativi.

  2. Il ruolo dell’AI
    Inoltre, l'adozione di tecnologie di automazione e intelligenza artificiale (AI) può ottimizzare l'uso delle risorse e ridurre gli sprechi. Per esempio, sistemi di gestione energetica avanzati possono monitorare e regolare in tempo reale il consumo di energia, riducendo significativamente le emissioni di carbonio. Allo stesso modo, l'uso di algoritmi di machine learning può prevedere la manutenzione necessaria per le attrezzature, evitando guasti improvvisi e prolungando la durata dei macchinari, con un ulteriore risparmio di risorse.

  3. Gestione della Supply Chain
    Un altro esempio è l'implementazione di piattaforme digitali per la gestione della Supply Chain. Questi strumenti possono migliorare la trasparenza e la tracciabilità lungo tutta la catena di fornitura, garantendo che i materiali utilizzati siano di provenienza sostenibile e che i fornitori rispettino gli standard ambientali e sociali. Questo non solo riduce i rischi legati alla sostenibilità, ma può anche migliorare la reputazione dell'azienda, migliorando la propria trasparenza, e attrarre così consumatori più consapevoli.

  4. Più engagement grazie all’IT
    Infine, le aziende possono sfruttare le tecnologie digitali per coinvolgere i consumatori nei loro sforzi di sostenibilità. Piattaforme di comunicazione avanzate possono educare i clienti su come utilizzare i prodotti in modo più sostenibile e incoraggiare comportamenti responsabili. Questo non solo rafforza il legame con il cliente, ma crea anche una comunità di sostenitori che condividono i valori dell'azienda.

 

Il rischio del greenwashing

Tuttavia, c'è un rischio che è necessario non sottovalutare: il greenwashing. Questo fenomeno si verifica quando le aziende enfatizzano o falsificano i propri impegni di sostenibilità per attirare i consumatori sensibili alle tematiche ambientali. Questo non solo danneggia la fiducia dei consumatori, ma può anche comportare ripercussioni finanziarie significative. Uno studio pubblicato sul California Management Review ha evidenziato che il desiderio di trarre profitto dalle tendenze sostenibili attraverso pubblicità ingannevole può essere molto dannoso sia per i consumatori sia per gli investimenti in pratiche socialmente responsabili.

 

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Più efficienti ma anche più responsabili

In definitiva, la sostenibilità digitale non è solo una moda passeggera ma una necessità impellente e una straordinaria opportunità per le aziende di ridefinire il loro modello di business. L'adozione di tecnologie avanzate e metodologie come il Life Cycle Assessment può trasformare il modo in cui le aziende operano, rendendole non solo più efficienti ma anche più responsabili.

Tuttavia, l'autenticità è cruciale: le imprese devono evitare la trappola del greenwashing e fare della trasparenza e dell'impegno reale i pilastri della loro strategia di sostenibilità, anche digitale. Solo così potranno guadagnare e mantenere la fiducia dei consumatori, attrarre investimenti etici e, in ultima analisi, prosperare in un mercato sempre più orientato alla sostenibilità.

 

In Avvale crediamo fermamente che l'innovazione digitale e l'economia circolare rappresentino gli strumenti più efficaci che le aziende hanno per raggiungere il loro obiettivo di essere remunerative e al tempo stesso sostenibili. 

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