La sostenibilità è diventata una priorità globale, che non può più essere ignorata. I cambiamenti climatici, la perdita di biodiversità e l'esaurimento delle risorse naturali sono problemi che richiedono azioni immediate e concrete. Secondo il recente “Peoples’ Climate Vote” delle Nazioni Unite, l'80% delle persone a livello globale desidera un'azione climatica più incisiva da parte dei governi. E il 64% di esse ritiene che le aziende debbano fare di più per affrontare la crisi climatica.
Questo crescente desiderio di cambiamento sta influenzando politiche istituzionali e strategie aziendali in tutto il mondo. La sostenibilità non è più solo un tema di discussione accademica o un argomento affrontato esclusivamente in conferenze internazionali: è a tutti gli effetti una componente essenziale delle decisioni quotidiane di aziende, governi e cittadini.
In questo contesto, la tecnologia gioca un ruolo cruciale. La digitalizzazione e l'innovazione tecnologica offrono strumenti e soluzioni che possono aiutare a ridurre l'impatto ambientale e promuovere pratiche più sostenibili. Tuttavia, è fondamentale che queste tecnologie siano utilizzate in modo responsabile e sostenibile. Non basta adottare soluzioni innovative: è necessario integrarle in un quadro più ampio di sostenibilità che tenga conto dell'intero ciclo di vita dei prodotti e dei servizi. Qui entra in gioco il Life Cycle Assessment (LCA), uno strumento essenziale per valutare e migliorare la sostenibilità delle tecnologie digitali.
Il settore IT è una delle industrie più innovative, ma ha anche un notevole impatto ambientale. Secondo l'Unione Europea, il comparto utilizza tra il 5% e il 9% del consumo totale di elettricità a livello globale. Se non correttamente contestualizzato il dato potrebbe sembrare preoccupante, ma il punto chiave è un altro: l’industria IT è ormai essenziale per lo sviluppo sostenibile e rappresenta una leva irrinunciabile. In un mondo sempre più digitalizzato, rinunciarvi non è un'opzione, ed è quindi essenziale un impegno concreto affinché il livello di sostenibilità del settore IT sia sempre massimo.
Strumenti come il Life Cycle Assessment (LCA) diventano cruciali per valutare e ridurre l'impatto ambientale lungo tutto il ciclo di vita dei prodotti tecnologici, contribuendo così agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU. Inoltre, avendo anche doveri di profittabilità, le aziende devono imparare ad allineare queste esigenze, trovando un equilibrio tra sostenibilità e redditività.
I consumatori sono sempre più attenti alla sostenibilità. Un report dell'IBM Institute for Business Value (IBV) rivela che il 77% dei consumatori sta facendo scelte più sostenibili, anche per la propria casa. Inoltre, il 49% degli intervistati ha dichiarato di essere disposto a pagare in media il 59% in più per articoli a marchio sostenibile o socialmente responsabile. Questo dimostra che i consumatori sono pronti a investire di più per prodotti che rispettano l'ambiente e le comunità.
Ma come possono le aziende bilanciare sostenibilità e profitto? L'approccio Net Positive, sostenuto da leader come Paul Polman e Feike Sijbesma, afferma che la sostenibilità non solo guida la redditività, ma può anche portare a risparmi significativi. Le aziende che adottano un approccio circolare e sostenibile possono beneficiare di una maggiore efficienza operativa, riduzione dei costi e miglioramento della brand reputation. La tecnologia gioca un ruolo chiave in questo contesto, facilitando e accelerando gli sforzi di sostenibilità.
Tuttavia, c'è un rischio che è necessario non sottovalutare: il greenwashing. Questo fenomeno si verifica quando le aziende enfatizzano o falsificano i propri impegni di sostenibilità per attirare i consumatori sensibili alle tematiche ambientali. Questo non solo danneggia la fiducia dei consumatori, ma può anche comportare ripercussioni finanziarie significative. Uno studio pubblicato sul California Management Review ha evidenziato che il desiderio di trarre profitto dalle tendenze sostenibili attraverso pubblicità ingannevole può essere molto dannoso sia per i consumatori sia per gli investimenti in pratiche socialmente responsabili.
In definitiva, la sostenibilità digitale non è solo una moda passeggera ma una necessità impellente e una straordinaria opportunità per le aziende di ridefinire il loro modello di business. L'adozione di tecnologie avanzate e metodologie come il Life Cycle Assessment può trasformare il modo in cui le aziende operano, rendendole non solo più efficienti ma anche più responsabili.
Tuttavia, l'autenticità è cruciale: le imprese devono evitare la trappola del greenwashing e fare della trasparenza e dell'impegno reale i pilastri della loro strategia di sostenibilità, anche digitale. Solo così potranno guadagnare e mantenere la fiducia dei consumatori, attrarre investimenti etici e, in ultima analisi, prosperare in un mercato sempre più orientato alla sostenibilità.